I FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei: cosa sono e come si distinguono SIF Magazine

I medici di solito passano al più presto agli antidolorifici non oppioidi, perché gli oppioidi possono avere effetti collaterali ed esiste il rischio di abuso o assuefazione. Molti degli antidolorifici non oppioidi più comunemente utilizzati sono classificati come farmaci antinfiammatori non steroidei . Questi farmaci vengono solitamente utilizzati per trattare dolori di grado da lieve a moderato.

  • Nonostante ciò è stato dimostrato che l’uso di FANS giornaliero per oltre un anno di durata aumenti il rischio di sviluppare CKD.
  • Il foglietto illustrativo del farmaco dovrebbe riportare tutte le indicazioni relative a cibi o bevande da evitare.
  • La navigazione di questo sito comporta l’installazione di cookie tecnici ad opera anche di “terze parti”.
  • Un tipo di FANS, i coxib (COX-2 inibitori), tende a bloccare essenzialmente gli enzimi COX-2.
  • Il primo esponente di questo gruppo ad essere ottenuto fu l’acido salicilico il cui sale sodico fu impiegato in ambito terapeutico già nei primi anni della seconda metà del 1800.

Prima di fare ciò, tuttavia, è bene fare un passo indietro e approfondire alcuni aspetti dell’enzima – la ciclossigenasi – che risulta essere il bersaglio degli antinfiammatori non steroidei. Il gruppo dei FANS comprende numerosissimi principi attivi, largamente usati in terapia per il trattamento di molti disturbi e malattie. I FANS – o Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei – sono farmaci impiegati per contrastare dolore, infiammazione e talvolta anche febbre. Questi cookie sono installati per misurare alcune tue azioni durante la navigazione sul sito.

Farmaci anticonvulsivanti

Altri casi in cui l’assunzione non è raccomandata sono gravidanza e allattamento, malattie renali o epatiche e ulcere gastriche . Inoltre chi assume a lungo cortisonici per via orale corre un maggior rischio di sviluppare diabete, pressione alta, osteoporosi, glaucoma e cataratta. I cortisonici che vengono inalati possono invece provocare la comparsa del mughetto nel cavo orale, mentre le iniezioni nelle articolazioni possono causare dolore e gonfiori. Infine, iniettati in vena i corticosteroidi possono invece lo stomaco o causare tachicardia, insonnia e cambi d’umore.

Il foglietto illustrativo che accompagna il farmaco dovrebbe indicare se sia necessario evitare determinati alimenti o bevande. In Francia, l’ente di controllo nazionale dei farmaci ha controindicato l’uso di FANS, inclusa l’aspirina, dopo il sesto mese di gravidanza. Età sotto i 16 anni (farmaci contenenti aspirina non dovrebbero mai essere somministrati prima di quest’età per il rischio di sviluppare la sindrome di Reye)..

I FANS abbassano la febbre senza rischi

Si precisa poi, in accordo con la scarsità di prove sui rischi derivati dall’ibuprofene, che “all’inizio del trattamento per la febbre o il dolore in COVID-19, i pazienti e gli operatori sanitari devono consideraretutte le opzioni di trattamento disponibili, inclusi paracetamolo e FANS”. Il metabolismo dell’alcol avviene principalmente a livello epatico, dove i composti potenzialmente tossici che ingeriamo vengono trasformati per poter essere eliminati. Per esercitare questa azione, il fegato si avvale di sistemi detossificanti, fra cui il citocromo p450 e l’alcol deidrogenasi . L’acido acetilsalicilico e altri FANS inibiscono l’attività della ADH, rallentando l’eliminazione dell’alcol.

Specificità inibitoria dei FANS verso le COX

A livello renale, questa azione si traduce in una riduzione della filtrazione e nella ritenzione di acqua e liquidi, un fenomeno che porta all’aumento della pressione arteriosa. A livello del sangue, si ha una riduzione dell’attività delle piastrine, che aumenta il rischio di sanguinamento ed emorragia. Allo stesso tempo laEuropean Medicines Agency(EMA, l’agenzia https://thelanote.com/articles/steroidi-anabolizzanti_31.html europea per il farmaco), ha emanato uncomunicato stampain cui si ribadisce quello che è già stato detto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , cioè che “non ci sono prove scientifiche che stabiliscano un legame tra ibuprofene epeggioramento di Covid-19”. L’Ema sta monitorando la situazione ed esaminerà tutte le nuove informazioni disponibili.

Il naprossene è una molecola che fa parte della famiglia dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei. I FANS si accomunano per una serie di effetti collaterali che li caratterizzano, e che fanno sì che alcuni siano indicati per alcune tipologie di persone mentre altri no. In generale, quasi tutti i FANS sono accomunati dalla gastrolesività e sono quindi controindicati nelle persone che sono affette da ulcere gastriche e duodenali. Sono definiti “non steroidei” perché vengono distinti dalla prima storica famiglia di antinfiammatori utilizzata, ovvero quella dei derivati del cortisolo .